Malattia di Crohn: l’impiego precoce della combinazione immunosoppressiva Infliximab ed Azatioprina più efficace della terapia convenzionale
Il trattamento della malattia di Crohn mediante immunosoppressione combinata precoce risulta più efficace della terapia convenzionale .
Allo studio, effettuato presso 18 Centri in Belgio, Olanda e Germania, hanno preso parte 133 pazienti , che sono stati assegnati in modo casuale a ricevere Infliximab ( Remicade ) ed Azatioprina ( Imuran ) e se necessitario corticosteroidi ( gruppo di immunosoppressione combinata ), oppure corticosteroidi seguiti in sequenza da Azatioprina ed Infliximab.
La malattia di Crohn, descritta per la prima volta nel 1932 da Burril Crohn, è una malattia infiammatoria del sistema digestivo, che si localizza nella maggior parte dei casi all’ileo.
Un’alta percentuale dei pazienti che soffrono di malattia di Crohn , necessitano di intervento chirurgico per controllare la sintomatologia o per correggere le complicanze, come ostruzione intestinale, perforazione, ascessi addominali, fistole e sanguinamenti.
Dopo 26 settimane, il 60% dei pazienti in terapia con Infliximab è andato in remissione senza necessità di steroidi e senza intervento chirurgico, contro il 35,9% dei controlli.
Dopo un anno, le percentuali erano rispettivamente: 61,5 versus 42,2% ( differenza assoluta: 19.3%; P=0.0278 ).
Non c’è stata differenza statisticamente significativa nella proporzione di pazienti che ha presentato gravi complicanze ( 30,8% vs 25,3% ).
In un Commentary Willim Sanborn, della Mayo Clinic, ha giudicato i risultati promettenti, ma che necessitano di essere confermati prima di trovare impiego clinico. ( Xagena2008 )
Fonte: The Lancet, 2008
Gastro2008 Farma2008
Indietro
Altri articoli
Terapia di induzione e mantenimento con Upadacitinib per la malattia di Crohn
Upadacitinib ( Rinvoq ), un inibitore orale selettivo della Janus chinasi ( JAK ), è in fase di studio per...
Etrolizumab come terapia di induzione e mantenimento nei pazienti con malattia di Crohn da moderatamente a gravemente attiva: studio BERGAMOT
Etrolizumab è un anticorpo monoclonale anti-beta-7 mirato all'intestino che ha come target le integrine alfa-4 beta-7 ( α4β7 ) e...
Rinvoq a base di Upadacitinib, un JAK inibitore, nel trattamento di malattia di Crohn, colite ulcerosa, dermatite atopica, spondiloartrite assiale, artrite psoriasica, artrite reumatoide
Rinvoq, il cui principio attivo è Upadacitinib, è un medicinale che agisce sul sistema immunitario ed è indicato per il...
Stent in metallo autoespandibili rispetto a dilatazione endoscopica con palloncino per il trattamento delle stenosi nella malattia di Crohn: studio ProtDilat
La dilatazione endoscopica con palloncino ( EBD ) è il trattamento endoscopico consolidato per le stenosi brevi nella malattia di...
Efficacia e sicurezza di due regimi endovenosi di Vedolizumab per la malattia di Crohn fistolizzante perianale: studio ENTERPRISE
La malattia di Crohn fistolizzante è difficile da trattare. Sono stati riportati i risultati di ENTERPRISE, uno studio randomizzato, in...
Efficacia e sicurezza di Vedolizumab per via sottocutanea nei pazienti con malattia di Crohn da moderatamente a gravemente attiva: risultati dello studio randomizzato VISIBLE 2
VISIBLE 2 è uno studio randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, di fase 3 che ha valutato una nuova...
Trattamento treat-to-target rispetto allo standard di cura per i pazienti con malattia di Crohn trattati con Ustekinumab: studio STARDUST
Una strategia treat-to-target, in cui obiettivi di trattamento rigorosamente definiti facilitano il processo decisionale nella pratica clinica, è raccomandata come...
Terapia anti-TNF a breve termine con chiusura chirurgica rispetto alla terapia anti-TNF nel trattamento delle fistole perianali nella malattia di Crohn: studio PISA-II
Le linee guida sulle fistole perianali nella malattia di Crohn raccomandano il trattamento anti-TNF ( fattore di necrosi tumorale )...
Ustekinumab versus Adalimumab per la terapia di induzione e mantenimento in pazienti naive ai farmaci biologici con malattia di Crohn da moderatamente a gravemente attiva
Gli studi con comparatore attivo sono importanti per informare il paziente e la scelta del medico. Sono state valutate l'efficacia...
Risankizumab come terapia di mantenimento per la malattia di Crohn da moderatamente a gravemente attiva: risultati dello studio FORTIFY
C'è un grande bisogno insoddisfatto di nuove terapie con nuovi meccanismi d'azione per i pazienti con malattia di Crohn. Gli...